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Arti-Ficio 23/10/2013 - Francesco Del Casino

 


Intervento di Francesco Del Casino

Non avevo capito bene che cosa si doveva fare questa sera perché l'informazione era abbastanza aleatoria. Ho portato due quadri che sono, per certi versi molto diversi, per altri versi invece sono due quadri che hanno un legame. Sono diversi perché, a primo acchito si vede subito, uno è dipinto su un tondo e un altro è dipinto su uno sportello di un mobile di cucina che a casa mia è stato buttato giù: e quindi c'erano questi sportelli che erano butta lì e quindi, piano piano, li ho dipinti tutti quanti. In questo senso qui sono abbastanza strani, molto diversi. Però hanno un legame Sacra Famigliaperché alcuni anni fa mi venne questa idea qui riguardando per l'ennesima volta – chissà quante volte avevo sfogliato un vecchio libro che usavo a scuola di Caravaggio, spiegandolo sempre ai ragazzi, facendolo vedere – non avevo mai notato alcune cose, ad esempio una visitazione, una visita dei pastori a una natività del Caravaggio, molto bella. Però, devo dire la verità, c'erano altri pezzi di Caravaggio più famosi che coglievano l'attenzione molto di più. Mi capitò per caso sotto mano, sfogliando questo libro m'accorsi che era interessante questo fatto di questa figura svariata, di questa donna col bambino e con tutta questa gente d'intorno, gli animali etc. E quindi da quel momento cominciai ad elaborare questo tema qua. È andata a finire che poi di queste cose qui ne ho fatti, credo, una trentina; più grandi, più piccoli, così.

Perché io ho questa abitudine: in genere lavoro su filoni. Non riesco a pensare di fare un lavoro e quindi fare tutti i disegni preparatori, tutto il lavoro e poi alla fine sulla tela definitiva. Molto spesso parto da un disegnetto, da un'idea, da qualcosa così e vado direttamente sulla tela, sul pezzo di tavola e dipingo direttamente. Mentre lavori t'accorgi che lo stesso tema si può realizzare in un altro modo. E quindi allora ci ritorni sopra: invece di distruggerlo oppure cancellare la parte che non interessa, ne fai un altro e poi un altro ancora se il tema ti attira. Quindi è andata a finire che di questa serie qua ne ho fatto dei filoni che sono alcune volte una trentina di pezzi.

SangiovanninoQuest'altro quadro. Lavorando sempre su questo tema di Caravaggio ho fatto anche altre cose che riguardavano altri quadri di Caravaggio. Questo quadro parte da un Sangiovannino; Caravaggio ne ha fatti almeno tre o quattro figure di Sangiovannino nel deserto, seminudo, con questi ragazzi di borgata. Non ricordo da quale Sangiovannino sono partito per fare questo quadro. Per realizzare questo ne ho fatti almeno altri due o tre prima; poi ho fatto una scultura di terracotta e da lì poi sono ritornato su un quadro che sarebbe questo qua, perché io lavoro in questo modo – è questo il problema mio.

Noi ci siamo allargati sulla questione di Siena. Io sono uno che se ne sta abbastanza in disparte, in città ci passo poco. Ma credo che Siena sia una città che disgraziatamente lascia perdere molte occasioni. M'è venuto da pensare, ultimamente, alla questione della pittura del drappellone, gli ultimi palii che sono stati fatti. Non capisco perché, in quell'occasione lì, dato che il palio è conosciuto in tutto il mondo, dato che tutti lo guardano, c'è la televisione e c'è tutto il circo mediatico: non capisco perché l'amministrazione non organizza sistematicamente delle mini mostre, una mini mostra alla persona, all'artista che fa il palio – che sia grande o piccolo. Capisco benissimo che non si possano fare per tutti i pittori che dipingono il palio mostre al Santa Maria della Scala, cose enormi specialmente per alcuni pittori famosi – ci sono problemi d'assicurazione, un sacco di problemi e di spese che noi non possiamo sopportare come città anche se delle volte sono stati spesi soldi abbastanza buttati. Però, per esempio, trovare un locale abbastanza centrale in cui la gente possa entrare facilmente e in quei dieci giorni prima o dopo il palio in cui si possa organizzare una mostra in cui si va vedere il curricolo dell'artista che dipinge il palio. Ormai ci sono mezzi, foto, gigantografie, un minifilmato etc. Al limite anche se durante la lavorazione del drappellone qualcuno del comune andasse a riprendere i lavori per farlo rivedere sarebbe una cosa interessante e per nulla strana.

Per esempio, le Logge della Mercanzia sarebbe un posto adattissimo per un'iniziativa di questo genere qui. Delle volte si potrebbero fare anche delle cose con pochi soldi e un minimo d'intelligenza.

 

 

 

Francesco Del Casino

 

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