12 - 26 novembre 2013
- 12 - 26 novembre 2013
- Porta Giustizia
- Lo Sfondo
- Wave
- L'Attesa
- Il Coraggio
- Maddalena
- Silvia
- Chiara
- Raffaele
- Dimitra
- Eugenio
- Laura
- Teresa
- Giuseppe
- Giulia
- Chiara 2
- Francesco
- Volta a Botte
- Marta
- I See
- Lo specchio
- Cristina
- Jhoselyn
- Irene
- Elena
- L'angolo
- Scacchi
- L'alcova
- Alessia
- Francesca
- Erica
- Fabrizio
- Nicoletta
- Tre
- Giulia
- Leonardo
- Esmeralda
- Steven
- Simone
- Benedetta
- Eleonora
- Adriano
- Benedetta2
- Tutte le pagine
Un nuovo appuntamento culturale calcherà a breve il parquet della Tea Room: "Ritratti in Versi", tutti i martedì di novembre a cominciare dal 12. Un'esperienza a cavallo tra arte e poesia...
Per approfondire cosa sono i "Ritratti in Versi" visitare questo link: http://www.poesiaitaliana.it/index.php/progetti/11-ritratti-in-versi.
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Porta Giustizia
Da qui passavano i condannati,
dannati dalla terra e da dio;
e da qui passo anch'io.
12/11/2013
Lo sfondo
Lo sfondo è un pannello
di libri e d'archi.
Il pennello
del pensiero
disegna scacchi e figure
ch'escono dal nero
- ma ancora scure
le facce.
Eppure
tracce di persone,
figure.
Emozione e pace,
saggezza, trasparenza.
A ridosso dello sfondo
tace
tutta la stanza.
12/11/2013
Wave
Sull'onda del suono di domani,
che stasera culla,
le mani
suonano il nulla,
fanno finta.
Una tinta
calda
si diffonde, riposa,
confonde e rilassa
- una tinta che passa.
Stasera è adesso, qui
- domani si vedrà.
Lo stesso sogno
è ancora qua.
12/11/2013
L'attesa
L'attesa non è una disperanza;
è uno spazio di riflessione.
Stilla l'emozione
nella stanza
o il pensiero che si gusta.
La conversazione
giusta,
la pazienza senza noia:
anche l'attesa
può essere una gioia.
12/11/2013
Il coraggio
C'è un raggio nella notte
che percepisci con lo sguardo.
È un segnale in ritardo
delle rotte da seguire:
è il fare di dire.
C'è un faro nella notte
e porta al pensiero su te stessa.
La via passa
dall'immagine, da un sogno
o solo da un desiderio,
un bisogno
da non prendere troppo sul serio.
12/11/2013
Immagine: Un mare d'inverno
Maddalena
La tempesta
erode
la spiaggia.
Esplode
la bonaccia
del vento
umido,
del tempo
che anch'esso erode
la sabbia di te
- passione che s'espande,
emozione:
il tuo re
che è grande, grande
passione.
12/11/2013
Immagine: una distesa, un prato
Silvia,
l'aria che spira, il fiato
dell'universo
in questa distesa
di prato.
Intenso il profumo,
la difesa del mondo
- il lato
che non si vede.
12/11/2013
Immagine: una panchina di legno d'autunno e le foglie che cadono intorno.
Chiara,
la solitudine del sogno,
la tristezza e il calore
del legno
su cui l'anima siede
- 'intemperia, il dolore
e il colore
delle foglie che cadono intorno.
Cosa vedi, quali voglie
fanno ritorno
nella tempestosa calma
che circonda il pensiero?
È vero: esiste la manna
e il cielo che divampa
e l'amore
- quell'amore
che manca!
12/11/2013
Immagine: una bolla di sapone che s'infrange su un muro.
Raffaele,
l'aria si fa sfera
-il colore della sera
che tramonta sulla superficie rotonda.
Vola la bolla vola
come la libertà
coi suoi colori di tramonto e solitudine,
con la sola forza
del vento.
Su quel muro
- là! -
si rompe
prima che faccia scuro,
prima che sempre uguale l'anima
sale e s'abbaglia
- dentro quell'aria
che diventa muraglia.
12/11/2013
Immagine: Roma, un ponte.
Dimitra,
da un capo all'altro
- a questo serve un ponte.
Lo scaltro riposo, l'emozione
come l'universo da un monte
che culla
come la passione
del nulla.
Impossibile non pensare
ma se l'anima è pacata
l'aria scorre tranquilla
sotto il ponte,
nella serata
che squilla
come musica che addorme,
e passa fra le forme
del vuoto.
12/11/2013
Immagine: un'aquila americana.
Eugenio,
l'abbandono alla visione
è il dominio dell'emozione.
L'aquila vola, è vero,
più alta di tutto,
più del pensiero.
Rapace, lutto
per chi sta a terra.
Capace di tutto,
di vedere ovunque
- lontano, lontano.
Ma al dunque
quale mano
la carezza?
Anche la purezza
è una solitudine.
12/11/2013
Immagine: una donna castana che danza in abito bianco
Laura,
il movimento nell'aria
della danza:
è una stanza
che s'apre come pensiero,
varia
stagione,
vero e purezza
che trascina anima e corpo.
È la certezza
del ritorno,
dello spazio per sé,
del mondo
- il desiderio d'altro da te.
12/11/2013
Immagine: il mare calmo e in tempesta, il mare che si rinnova.
Teresa,
come una ferita del mondo,
dell'universo che traballa
- incerto il fondo
del mare.
Porta a galla
rimasugli e vite
da rinnovare,
partite
da giocare
e resti d'esistenze.
Un mare che guarisce
- nasce, cresce...
E' un'anima – la tua -
di grazie e resistenze:
l'umido fiato che ti libera
dalla buia,
quotidiana sera.
12/11/2013
Immagine: un teatro.
Giuseppe,
prima e dopo lo spettacolo
c'è il silenzio della concentrazione,
la pace
a cui dare orecchio
alla parola d'un oracolo.
In mezzo è l'emozione,
la face dell'arte,
la favilla e il vecchio
-vecchissimo ossesso,
demone dell'illusione.
È più la finzione
o la verità
o è lo stesso?
Spesso
il male di vivere si cela
nelle pieghe della tela,
l'abbecedario,
la sillaba
che apre il sipario
alla luce dell'alba.
12/11/2013
Immagine: un campo di grano, erba e papaveri.
Giulia,
al vento la spiga oscilla;
la scintilla
dell'emozione tua
passa da questo oscillamento,
dal colore d'un'oro non vero,
dal momento
della sua esistenza
il suo essere fra erba e papavero,
verde e rosso.
L'assenza
è quanto posso immaginare
là in mezzo al fosso
che recinta il campo e la visione.
Eppure il grano
è vita, emozione
da carezzare con mano.
12/11/2013
Immagine: io sono seduta su uno strapiompo. Sotto gli scogli. Ho paura che qualcuno da dietro mi spinga. Prendo un foglio dalla tasca di dietro dei pantaloni e lo strappo. Ho paura.
Chiara,
il senso del dominio,
di vedere dall'alto.
Il minimo indispensabile
allo scaltro assoluto
- che è paura e esaltazione.
Lo strapiompo e il mare sotto,
il foglio rotto
da tenere in mano
- e il timore, il timore di non fidarsi,
l'umore d'amarsi.
Poi sorge
- nel rosso -
e si sporge l'universo:
è una stanza...
e tutta quell'acqua
nel vuoto
che avanza.
Impossibile il nuoto
fra gli scogli...
ma la voglia... la voglia!!!
12/11/2013
Immagine: alberi nell'orto de' Pecci in autunno
Francesco,
alla scarpata, in fondo,
nell'orto di primavera
tarda a farsi sera.
Il girotondo,
la ridda
di pensieri e desideri
impazza in questa pace,
questa sera che tace.
Un viale d'alberi e foglie
che muovono a un vento
che non è vento ma voglie
- il desiderio, lo scampo
d'un momento.
19/11/2013
Volta a botte
Chissà da che medioevo, Ilario,
questi odori, questi sapori
da scrivere nel diario
dei ricordi e degli amori.
Chissà da che medioevo
questa volta a botte,
questo rilievo
di terrecotte.
Anche un caffè è un evento
sotto questo tetto
che ripara dal vento
del quotidiano esistere, al netto
del momento
e d'una vita
da prendere di petto.
19/11/2013
Immagine: nuovole rosa
Marta,
se tramonta nel rosa
il cielo
dipende dal sole,
la sola cosa
che toglie il velo
- oltre alle parole.
Le nuvole si tingono d'un grigio
non triste,
d'un giglio
che esiste
solo nel tuo pensiero,
nella cosa che chiami
anima,
nel vero
che solo si vede se illumina
il desiderio.
Vedi se guardi
perché sai che la pazienza
non implica ritardi.
19/11/2013
I see
I see
joy in your eyes.
Tell me:
are you ever blind?
Dream well tonight,
tomorrow and after tomorrow
- follow your arrow.
19/11/2013
Lo specchio
Un angolo, uno specchio:
un tavolo da té, un desiderio.
Farsi vecchio
per davvero.
È in questo luogo che riposa
il guerriero.
Un té alla rosa,
un pensiero d'amore,
una conversazione amena:
così passa una sera,
così una serena
passeggiata col mondo.
Questo è il girotondo
per una vita vera.
19/11/2013
Immagine: luce forte che passa dalla porta che io socchiudo
Cristina,
il lampo ch'erompe
da fuori;
l'odore dei fiori
dal giardino dei colori.
Rompe
la monotonia dei giorni
questi odori,
questa luce e quest'abbaglio.
Ti riposi come uno sbadiglio
nel mare della luce:
un lampo, una pace
un momento da vivere, un consiglio
da seguire come un mantra
od altra cosa santa.
19/11/2013
Immagine: un cielo stellato
Jhoselyn,
il cielo stellato sopra di te
è tutto quello che serve,
per il coraggio,
per il sé,
per il raggio
di vita
che indica la strada da seguire.
Basta udire
quella voce,
quella rada
sillaba di stella
per far fronte all'atroce
dolore d'ogni giorno
che tuttavia degrada
e diventa la bella
strada del ritorno
a casa.
19/11/2013
Immagine: un paesaggio da cartolina di Londra
Irene,
il Tamigi impazza
nei tuoi sogni di ragazza,
il ponte, la torre,
il tempo che corre
come il fiume
della città straniera.
Le piume
dell'angelo
lasciano traccia
nella sera
che caccia
e cattura
speranze e desideri.
Irene, la futura
stagione
è sempre meglio dell'ieri
- anche fosse una sola emozione,
una sola parola.
19/11/2013
Immagine: io e il mio cane che guardiamo la stagione dalla finestra
Elena,
l'intimità è un affetto
o un'illusione del momento.
La stagione che scorre
dalla finestra, a debita distanza
in compagnia del tuo cane,
in una stanza
in cui disporre
le cose e i sogni,
affetti e bisogni.
Il tuo posto, il tuo pane,
- nicchia o nido -
e il tuo amare poco alla volta,
senza rischio
- il fido maschio
d'una rivolta.
19/11/2013
L'angolo
Il tavolo d'angolo sotto la sveglia
scompone ed accompagna
la veglia intima dell'amica
mentre il pensiero ragna
e tesse la sua tela
d'ogni colore
- ma scuro, scuro che riposa.
La vela
della barca e del dolore
piega alla bonaccia.
La rosa sfoglia,
l'emozione
segue la sua traccia.
19/11/2013
A scacchi
Uno sgabello e sedie intorno,
un divanetto, un girotondo
da condividere fra amici.
Cornici di quadri
di colore verde,
abbecedari di sillabe
sparsi a pelle.
Bello è circondarsi
delle cose belle,
bello l'amarsi.
19/11/2013
L'alcova
Questa stanza dimenticata,
questo tavolo della memoria
è come un'alcova stancata
dal trascorrervi delle storia
- la vostra, quelli dei mille
che v'hanno preceduto
e seguiranno.
Zampille
di vite passarono da qui,
fra un dibattito intimo e evoluto
e un anno
e un altro
che è sostato lì;
uno scaltro momento
che molti hanno amato.
26/11/2013
Immagine: una porta che si apre
Alessia,
l'attenzione della notte
- e nel silenzio un frùscio!
Sono le rotte
dell'esistenza
che via cerca
fuori dall'uscio,
fuori dal buio
dell'anima.
L'assenza della luce,
l'attesa dell'alba
e la tua melanconia che scialba,
disegna i muri della tua stanza,
- l'ombra d'una assenza.
26/11/2013
Immagine: la musica e una melagrana
Francesca,
il trascinarsi dietro
tutto il silenzio
nel caos delle note,
il vetro
rotondo
che rompe le porte
dell'essere
- il silenzio...
la voce.
La luce aurea della misura
- a chiusura
di un momento,
forse una vita intera.
L'intento
era quello nobile di una figura vera,
di un obiettivo:
ma quello che conta
è il senso vivo
del suono della melagrana rotonda.
26/11/2013
Immagine: il mare calmo
Erica,
piatto e in pieno sole,
illuminato, riposato, rilassante.
Le parole
passano nella mente,
lasciano segno oppure il niente.
Essere qui, semplicemente
fra silenzio e risacca,
nella stracca
calura d'agosto.
Essere qui vale più
di qualunque posto
- perché il “qui” è “tu”.
26/11/2013
Immagine: Firenze, lo stadio, la partita
Fabrizio,
una città vecchia
ma viva,
la sua gente:
una nicchia
d'umanità,
una riva
dove approdare
per esistere
- sarà il fiume o lo stadio,
un niente,
o il tutto
a cui aggrappare
i panni, per essere se stessi
- il frutto
di una partita,
un posto dove andare, stare,
vivere una vita.
26/11/2013
Immagine: allenamento di basket al palazzetto
Nicoletta,
prima o dopo
lo spettacolo sportivo,
il poco che serve
per essere tranquilla
in un momento vivo.
Una verve che squilla
come una tromba
quando nell'anima rimbomba
il tuono dell'amarezza.
C'è un luogo, una pienezza
in cui essere se stessi;
un momento
in cui puoi sentire i passi
dei giocatori
- fuori del tempo
e della calca della partita
ma dentro il tempo d'una vita.
26/11/2013
Voi tre
Voi tre vi perderete
- ma ricorderete
questa serata con le molte
lasciate andare
come una manata sull'erba
che svanisce al primo vento.
Ricorderete tutte le volte
che dovevate amare,
tutte le volte
che l'alba
v'ha sorpreso.
Lo ricorderete nonostante il peso
di vivere, la fatica di esistere,
il niente
che – nei momenti bui –
assalirà la vostra mente.
26/11/2013
Immagine: scena familiare sul divano, la televisione
Giulia,
il nido, la casa, l'alienazione
che serve – talvolta –
a giungere a domani.
Il coraggio per l'emozione
da ritrovare fra le mani
che carezzano
le solite cose
- rose
senza spine.
Passare a lungo, senza fine,
questa sera – non lunga sera,
ma lunga perché spesso ripetuta.
È l'atmosfera
a fare casa,
la tante volte veduta,
da lontano, cimasa.
26/11/2013
Immagine: l'universo
Leonardo,
troppo vasto per essere noto
- che non vuol dire
che non bisogna provarci.
Ci sono punti di vista per cui il vuoto
è un pieno
e viceversa.
Avere mire
alte è giusto e bello
e l'universo
è una buona palestra
per imparare il ballo
della vita e dell'amore:
sapere
che non è lo stesso
stare qui o altrove,
che, spesso,
la stessa materia
sta per ogni dove.
È un sognare oltre la miseria.
26/11/2013
Immagine: il vento e il temporale
Esmeralda,
il soffio e la bufera
- l'atmosfera che divampa
e si fa lampo
nello spazio del cuore.
È il suono a cui dormiresti
tutte le volte che il campo
della coscienza
è invaso di noia e dolore:
è la scienza dell'anima,
dello stare bene e dell'attesa.
Bufera lì fuori, ma pace
- qui dove sto
in cui raccogliere
tutto l'amore che so.
26/11/2013
Immagine: una villa isolata molto grande con piscina
Steven,
una grande, grandegrandegrande,
casa dove andare
- ma tutta da costruire.
Un luogo è come sognare;
esistono le parole
prima che il “dire”
le faccia esistere?
Le sole
cose che contano
sono quei sogni
- non lasciarli abbandonati
in un angolo d'un vecchio appartamento,
come se non fossero mai stati,
mai esistiti!
C'è stato un momento
che ci credevi.
Sognare è credere
- non lo sapevi?
26/11/2013
Immagine: l'immagine del tao, ying yiang
Simone,
il complicato cerchio della vita
non si può quadrare:
a malapena rappresentare.
“I tao di cui si parla non è il vero tao”.
La partita
è tutta da giocare
sull'equilibrio dei giorni,
il bianco sul nero
- sul cerchio la goccia.
Quello che c'è da fare
lo sai, il vero
lo conosci, la roccia
come carezzarla
l'intuisci.
La passione è tutto quello che non capisci;
sono lì le domande da fare,
la “via” dove andare.
26/11/2013
Immagine: un pastore tedesco morto di vecchiaia
Benedetta,
l'affetto s'allappa
come la lingua d'un cane.
La fame d'amore è sempre viva,
perenne la pappa
che ci fa vivere
e dà coraggio.
Pastore d'anime,
pastore d'amore
- assaggio
di com'era nei primi tempi l'uomo.
Tutto un darsi dattorno, ma in compagnia:
Lara, ti amo alla follìa
- dovunque tu sia.
26/11/2013
Immagine: descrive una donna
Eleonora,
il più saliente tratto
non è il sesso,
ma il ratto
profilo – la testa,
i capelli, i gusti, la forma del corpo.
È una festa
i tuoi capelli neri,
la siluette magra, le cose che ami.
È la gioja, se mi chiami.
Fra noi, abbracci sinceri
e parole non necessarie
- a noi bastano gli sguardi.
Mi piacciono le tue cose varie
anche se arrivano tardi;
i tuoi auguri, le cose da fare
insieme.
Quello che conta
è il volersi bene.
26/11/2013
Immagine: racconta un'alba in Grecia con gli amici
Adriano,
di rocce e rupi
che affondano nell'azzurro
potresti averne mai abbastanza?
I cupi
umori della notte
dispaiono nel giorno che sorge,
e tutto il resto è una stanza
- dimenticata nel corpo che s'asciuga.
La memoria è appartenenza,
un amico o molti
- volti allibiti
di gioja e di sorpresa nel mattino.
Presenza fisica dell'universo
che arriva fino ai secoli futuri,
agli eoni; ma comincia qui,
in questo paesaggio di mare di Grecia
dagli oscuri dei, da lì
l'intenso
sapore di vita vera:
ora è l'alba e mai
giungerà la sera
- ma questo lo sai.
26/11/2013
Immagine: una rosa blu su un panno bianco e mimose
Benedetta,
l'intonso maculato bianco
d'azzurro e giallo
sta sul letto, stanco.
Aspetta d'essere indossato
il velo; e sta in stallo
sul bordo di un'esistenza
che è letto solo all'apparenza.
Nemmeno l'ombra del passato;
ancora il ballo
è da fare
- e quella rosa che profuma,
quella mimosa
è la scelta d'amare
che sfuma
nella felicità, nella gioja.
Il desiderio è la cosa
che davvero conta:
tutto il resto è noja
e una pena che si sconta.
26/11/2013